Tu sei il mio motore di ricerca.

1) L’app è destinata ad uccidere il web, (o meglio, a reinterpretarlo).

2) I social network completano l’opera, e lo seppelliscono.

L’app uccide il Worl Wide Web, i social lo seppelliscono:

Ebbene si, è questa la fine che farà internet e l’ampiezza illimitata di orizzonti che lo ha sempre caratterizzato. Oramai gli utenti della rete preferiscono, piuttosto che navigare rischiando di perdersi nel maremagnum che hanno di fronte, seguire i propri percorsi preferenziali, le proprie strade, i propri sentieri battuti.

Ci creaiamo una rete di contatti e di siti che si rimbalzano l’uno verso l’altro.

dice Anderson (direttore di Wired) : “Ti svegli e controlli la posta sull’iPad, con un’applicazione. Mentre fai colazione ti fai un giro su Facebook, su Twitter e sul New York Times, e sono altre tre applicazioni. Mentre vai in ufficio, ascolti un podcast dal tuo smartphone. Un’altra applicazione. Al lavoro, leggi i feed RSS e parli con i tuoi contatti su Skype. Altre applicazioni. Alla fine della giornata, quando sei di nuovo a casa, ascolti musica su Pandora, giochi con la Xbox, guardi un film in streaming su Netflix. Hai passato l’intera giornata su internet, ma non sul web. E non sei il solo”.

Insomma.  I miei interessi, le mie app, my friends, my “following”… rappresentano il mio motore di ricerca, la mia rete da esplorare. All’universo illimitato del web sono state messe le briglie, il World Wide Web è stato domato. Prevedo, in un futuro non lontano, tempi meno rosei per i motori di ricerca.

Traffico su internet :

Informazioni su Marco Vangelisti

Blogger, amante-studioso-esperto di marketing, comunicazione e social; creativo, motivato, ambizioso, ostinato e lunatico. Vedo il bicchiere mezzo pieno.

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